giovedì 11 luglio 2013

ANCHE I GATTI HANNO UN'ANIMA-CAP 9.

La mia vita nella nuova casa e' trascorsa tranquilla per qualche anno:padrone assoluto di uno spazio tutto mio dove PA' e MA' mi facevano da badanti venendo incontro a tutte le mie esigenze specialmente in fatto di pappa e affini.
Unico neo le vacanze:niente più vacanze al mare dalla nonna ma sempre nel  triste posto chiamato "pensione".
In casa poi avevo trovato un altro ottimo posto per i miei bisogni fisiologici,una sciccheria in lavanderia:la doccia,sempre bella linda e pulita come si addice ad un gatto del mio rango(in casa mi chiamavano il "PRINCIPE"!) da utilizzare a mio piacimento qualora la normale lettiera non corrispondeva ai miei standards (non che mamma fosse contenta della novita'!).
Un brutto giorno pero' devo aver fatto qualcosa di strano nella doccia,perche' MA' ,invece di sgridarmi,mi prese e porto' subito dal veterinario tutta disperata.
Una via crucis:mi hanno rigirato in tutte le maniere,rasato e punto varie volte,messo sotto strani macchinari e io non capivo,non lottavo neppure,mi sentivo impotente fra mani nemiche.
L'unica cosa certa la disperazione di mamma,strani intrugli tutti i giorni sotto mentite spoglie(come se non  mi accorgessi che il tonno faceva schifo!) e tenerezze aumentate e sdolcinate a dismisura.
L'incubo peggiore poi la settimana passata con le flebo sempre attaccate in una specie di gabbia di vetro in un posto che chiamavano"clinica",per me un vero lager,dove la sera la mamma mi veniva a prendere e riportare il mattino del giorno dopo.
Eppure allora io mi sentivo ancora bene e in forze,ero ancora un gran bel gattone pieno di vita in grado di combattere in giardino tutte le sere dopo il tramonto.
Ora so che la mia malattia era gia' in fase  avanzata ma che con un grosso aiuto dall'alto sono sopravvissuto ancora qualche anno per non  abbandonare MA' e PA' da soli.
Dopo un po' di  mesi da questi avvenimenti e' successa un'altra cosa che ha cambiato,direi migliorato,la mia vita:l'arrivo di BIMBA.
Bimba e' entrata nella mia vita e in quella di MA' e PA' come un dono dal cielo.
Mamma ormai viveva con l'incubo di perdermi,sempre esagerata come al solito perché non ha mai avuto mezze misure,anche se io mica lo capivo il pericolo che correvo:ero malato di insufficienza renale cronica da cisti al rene che fino ad allora erano rimaste silenti.
Ma passiamo alle cose belle...
La gatta dello ZIO, Macchia, notoriamente poco seria,aveva partorito tre micini e bisognava trovare una casa a quei figli di buona gatta,dal padre incerto e senza pedigree.
Fu amore a prima foto:Mamma vide quella che sarebbe diventata BIMBA su una foto spedita tramite e-mail dagli zii incasinati da quattro gatti in casa;la smorfiosa faceva bella mostra di sé in un cestino e gia' primeggiava sui suoi fratellini.

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