martedì 30 luglio 2013

ANCHE I GATTI HANNO UN'ANIMA-CAP12

Quando siamo tornati dalle vacanze Bimba non era piu' lei:uscita dalla gabbietta ansimava ed era disperata e pure ferita nel trambusto per riportarla a casa .
Mi racconto' i terribili gioeni passati da sola in pensione come un incubo,perche' aveva paura di essere stata abbandonata ed era felicissima di rivedere tutta la famiglia:quella sera coccole speciali per lei e PA' decise che mai piu' avrebbe lasciato i suoi gatti in pensione.
Passo' anche l'estate e le stagioni,venne Natale,l'ultimo mio sulla Terra,ma ignaro io mi godevo e giocavo insieme a Bimba con le decorazioni sparse per casa e con le palline dell'albero di Natale.
Insegnai a Bimba a non andare sempre nel Presepe a buttare giu' statuine,anche se in passato pure io lo facevo con molto gusto.
Diradammo le uscite in giardino per il freddo e la neve,ma ogni tanto una corsetta in mezzo era liberatoria.
Ancora giocavo con MA' e saltavo ,fino a quando una brutta sera e' successa una cosa strana,il buio assoluto.
Non e' stata una bella sensazione,ero in giardino con Bimba a controllare il teriitorio quando imrpovvisamente e' calato qualcosa davanti a me, non riuscivo piu' a vedere nulla;riuscii a tornare dentro casa grazie all'aiuto di Bimba ma non capivo...
MA'  si accorse subito che qualcosa non andava(sembra un po' scema,ma e' abbastanza intelligente!),io picchiavo contro tutti i mobili e i muri e, sopratutto,non riuscivo a trovare la ciotola con i croccantini,una vera tragedia!
E poi ancora visite in clinica,rigirato in tutti i modi,un caso clinico!
Ero diventato cieco e un'altra delle mie sette vite era volata via.

lunedì 29 luglio 2013

ANCHE I GATTI HANNO UN'ANIMA -CAP11

E cosi',dopo tanti anni passati da PRINCIPE della casa imparai a dividere l'affetto di MA' e PA' con l'intrusa ,Bimba.
Non era poi cosi' male,anzi dopo tanti anni da solo senza i miei simili,imparai il valore dell'amicizia con la A maiuscola.
Con Bimba dividavamo tutto anche i posti miei piu' comodi (vedi poltrona con velluto)e poi dormire vicini vicini aveva i suoi pregi,sopratutto d'inverno.
Uno dei nostri posti preferiti era la cesta,bella,calda,confortevole anche se mangiucchiata da Bimba cucciola seguita dal lettone di MA' a PA'.
Ognuno poi aveva un bel tappetino personale,il mio era l'orsachiotto, per quando volevamo un po' di privacy.
Con il tempo insegnai a Bimba a fare la guardia al nostro territorio esterno,il giardino,dall'alto e sul loco per cacciare insieme i gatti del vicinato che osavano cercare di entrare,anche il terribile gatto rosso.
Devo dire che Bimba era ed e' un'ottima guardiana,anche ora che io fisicamente non ci sono piu'.
D'estate poi ci riposavamo insieme sulla poltrocina di vimini o sul lettino al sole,che vita da gatti!
La vita ci sorrideva e scorreva felice fra corse a giocare per la casa,piccole battaglie e giochi in giardino,fino a che...
I sintomi del male che avevo si ripresentarono sempre piu' frequenti e sempre piu' frequenti le settimane passate in clinica.
Quando tornavo a casa Bimba non so perche' mi ringhiava,sembrava non riconoscermi,forse per quel fastidioso odore si disinfettante che mi portavo addosso:dovevate vederla che codona rigonfia e che soffiate,irriconoscibile!
Quell'estate per le vacanze ci hanno separato,un dramma non tanto per me ma per Bimba.
Visto che io non stavo bene MA' e PA' mi hanno portato con loro al mare,mentre Bimba e' andata in quell'orribile prigione che chiamano"pensione".
A me e' andata bene:viaggio comodissimo e super coccolato,una bella camera tutta per me  e solo nel lettone con MA' e PA' tutte le notti in mezzo a MA' e PA'.

martedì 23 luglio 2013

Ricetta:RAVIOLI ALLA GIUSI

INGREDIENTI:
-1 kg farina per sfoglia
-6 uova intere
-un pizzico di sale
-500 gr ricotta
-1kg di spinaci freschi
-600gr salsiccia luganega
-spolverata di pecorino
-erba cipollina
-noce moscata
-peperoncino in polvere
-pepe nero in polvere
-sale.

Per la SFOGLIA:
aggiungere le 4 uova alla farina a fontana,aggiungere un po' d'acqua e sale e impastare fino ad avrew unimpasto ben omogeneo.Lasciare riposare l'impascto per 30'-40 minuti.
Stendere l'impasto a sfoglia sottile o con mattarello o con apposita macchina per la sfoglia.
RIPIENO:
Cuocere gli spinaci al dente in acqua salata e frullarli.
Unire gli spinaci alla luganega,aggiungere due uova,la ricotta,una bella spolverata di pecorino,un pizzico di pepe nero e di peperoncino,erba cipollina e una grattugiata di noce moscata;mischiare bene e aggiustare di sale.
Stendere la sfoglia nella forma per ravioli,mettere il ripieno e coprire con l'altra sfoglia.
Rigirare premendo bene e tagliare quindi con l'apposito tagliapasta.
Cuocere i ravioli nell'acqua bollente:sono pronti quando vengono a galla;scolare e condire con burro e formaggio parmiggiano reggiano.

mercoledì 17 luglio 2013

Ricettina veloce: UOVA SODE RIPIENE

Antipasto ideale per l'estate,veloce,fresco e leggero!

Ingredienti:
-uova (almeno calcolarne 2 a persona)
-1 scatola di tonno al naturale(1 ogni 6 uova)
-capperi
-erba cipollina
-olio oliva extravergine.

Bollire le uova fino  farle diventare sode (almeno 7 minuti di bollitura),sgusciarle da fredde e dividerle in due.Togliere i rossi delle uova e metterle in una ciotola con il tonno,i capperi,l'erba cipollina e frullare tutto.Ottenere un composto omogeneo semisolido e con questo riempire i bianchi .

Servire a temperatura ambiente.
Si possono preparare prima e tenere in frigo 1 giorno.

Bon Ton: STARE A TAVOLA (COSA FARE E NON FARE)

Se si invitano a pranzo o cena degli ospiti  importante e' prima di tutto la disposizione dei posti.
Nel bon ton ci sono regole ben precise per i convivi formali, ma nel nostro caso semplifichiamo e occupiamoci dei convivi con AMICI,sicuramente piu' frequenti.
Indipendentemente dal numero degli ospiti e' obbligo e piacere dei padroni di casa mettere tutti a proprio agio e farli accomodare a tavola "guidati" tenendo presente le preferenze di ognuno  ed eventuali "incompatibilita'";nelle compagnie miste una regola base e' alternare uomo e donna,indipendentemente al fatto che siano es. marito e moglie;inoltre i padroni di casa devono stare in posizioni comode per servire(pochi hanno la colf)
e alzarsi per le varie necessita', ma nello stesso tempo in posizioni che permettano di rivolgersi a tutti i commensali,nessuno escluso.
La padrona dei casa deve essere comoda nel vestire ma non sciatta (meglio no ciabatte o metterne di carine),elegante se il pranzo o la cena lo richiede ma senza strafare per non mettere a disagio le altre signore presenti.Niente grembiuli a tavola!Neanche con gli amici d'infanzia!
La tavola puo' essere semplice o elegante e carini sono i centrotavola ma solo se non rubano spazio alle pietanze;di sera ottime le candele,fanno subito atmosfera,d'estate dei bei cesti di frutta o fiori ma sempre con parsimonia;in alcune occasioni si ai segnaposto.
Anche una tovaglia di carta e piatti in nuance possono essere usati con gli amici,ma meglio preferire la porcellana e la ceramica per far sentire piu' importanti gli ospiti.
Usiamo i servizi di famiglia o simili, i bicchieri di  cristallo che  oggi si usano anche scompangati: e' inutile lasciarli lì senza usarli mai e se si rompono pazienza e' una scusa in piu' per nuovi acquisti!
Per evitare di riempire troppo la tavola suggerisco sempre un tavolino o un carrellino a  parte con le bevande e le pietanze e i piatti di ricambio.
Quando l'ospite arriva puo', se vuole ,portare qualcosa in dono(classico i fiori per la pad
rona di casa,cioccolatini,dolci,vino o liquori ecc.)ma non e' obbligatorio.
Basta anche una telefonata di ringraziamento il giorno dopo.
Invece a tavola e' OBBLIGATORIO stare composti.
Sembra scontato ma non lo e'; la posizione ottimale,senza stare ingessati,e' schiena dritta e braccia semipiegate  a 90° tenute composte verso il tronco senza appoggiarsi sul tavolo.
Non sono solo normali norme educative,ma permettono a tutti di stare comodi e non rubare spazio agli altri.
NO al gomito sul tavolo,No a "sdraiarsi " sul tavolo, neanche quando si mangia,No allo stuzzicadenti in pubblico(gia' detto in precedente post),NO a parlare con la bocca piena,NO al cellulare (tenerlo sul silenzioso e non rispondere e NON portarlo a tavola).
Ricordate:"DIMMI COME STAI A TAVOLA E TI DIRO' CHI SEI"!
Quando si riceve un invito a pranzo o a cena ricordarsi di confermare o disdire in tempi brevissimi.
Ecco invece la disposizione per convivi formali:


martedì 16 luglio 2013

ANCHE I GATTI HANNO UN'ANIMA-CAP 10

Qualcosa bolliva in pentola,non capivo cosa ,ma MA' era esaltata da qualche novita'...
E la novita' arrivo' sotto forma di una gabbia con dentro qualcosa che...miagolava!
Un altro gatto nel mio territorio...E no era troppo!Mi avvicinai con circospezione al nemico e analizzai la situazione: una cosa piccola,pelosa e urlante mi guardava,due occhioni impauriti e poi..Noo!Aveva osato gonfiarsie soffiarmi!
A quel punto non mi restava altro da fare: zampata da tigre e ruggito soffiante contro la gabbia per eliminare il nemico e il nemico...se l'era fatta addosso dalla paura..la cacca.
Ci hanno lasciato così per alcune ore,poi l'intrusa era scomparsa,ma sapevo che era nascosta giu' in lavanderia,lontana dalla mia ira.                                                                                                               
Per tre giorni siamo andati avanti così;Ma' tornava a casa prestissimo per coccolare l'intrusa e dare una dose
di coccole in piu' a me,decisamente offeso dall'onta di portare un altro gatto in casa.
Il terzo giorno gabbia aperta e due ciotole di cibo:per la prima volta io e Bimba ci siamo incontrati in modo ravvicinato( ossia annusatine e leccatine circospette da parte di entrambi e li ho capito che l'intruso era in realta' una intrusa) e abbiamo mangiato insieme.
E' stato l'inizio di una grande e bella amicizia:gia' dopo poche ore lei,Bimba,mi seguiva ovunque e ci siamo accoccolati vicini vicini sul cuscinone del lettino;era fine estate,avevo caldo,ma la piccola mi si appiccicava sempre e quindi, ogni tanto,giu' qualche zampatina e soffiatina tanto per precisare le gerarchie.


giovedì 11 luglio 2013

ANCHE I GATTI HANNO UN'ANIMA-CAP 9.

La mia vita nella nuova casa e' trascorsa tranquilla per qualche anno:padrone assoluto di uno spazio tutto mio dove PA' e MA' mi facevano da badanti venendo incontro a tutte le mie esigenze specialmente in fatto di pappa e affini.
Unico neo le vacanze:niente più vacanze al mare dalla nonna ma sempre nel  triste posto chiamato "pensione".
In casa poi avevo trovato un altro ottimo posto per i miei bisogni fisiologici,una sciccheria in lavanderia:la doccia,sempre bella linda e pulita come si addice ad un gatto del mio rango(in casa mi chiamavano il "PRINCIPE"!) da utilizzare a mio piacimento qualora la normale lettiera non corrispondeva ai miei standards (non che mamma fosse contenta della novita'!).
Un brutto giorno pero' devo aver fatto qualcosa di strano nella doccia,perche' MA' ,invece di sgridarmi,mi prese e porto' subito dal veterinario tutta disperata.
Una via crucis:mi hanno rigirato in tutte le maniere,rasato e punto varie volte,messo sotto strani macchinari e io non capivo,non lottavo neppure,mi sentivo impotente fra mani nemiche.
L'unica cosa certa la disperazione di mamma,strani intrugli tutti i giorni sotto mentite spoglie(come se non  mi accorgessi che il tonno faceva schifo!) e tenerezze aumentate e sdolcinate a dismisura.
L'incubo peggiore poi la settimana passata con le flebo sempre attaccate in una specie di gabbia di vetro in un posto che chiamavano"clinica",per me un vero lager,dove la sera la mamma mi veniva a prendere e riportare il mattino del giorno dopo.
Eppure allora io mi sentivo ancora bene e in forze,ero ancora un gran bel gattone pieno di vita in grado di combattere in giardino tutte le sere dopo il tramonto.
Ora so che la mia malattia era gia' in fase  avanzata ma che con un grosso aiuto dall'alto sono sopravvissuto ancora qualche anno per non  abbandonare MA' e PA' da soli.
Dopo un po' di  mesi da questi avvenimenti e' successa un'altra cosa che ha cambiato,direi migliorato,la mia vita:l'arrivo di BIMBA.
Bimba e' entrata nella mia vita e in quella di MA' e PA' come un dono dal cielo.
Mamma ormai viveva con l'incubo di perdermi,sempre esagerata come al solito perché non ha mai avuto mezze misure,anche se io mica lo capivo il pericolo che correvo:ero malato di insufficienza renale cronica da cisti al rene che fino ad allora erano rimaste silenti.
Ma passiamo alle cose belle...
La gatta dello ZIO, Macchia, notoriamente poco seria,aveva partorito tre micini e bisognava trovare una casa a quei figli di buona gatta,dal padre incerto e senza pedigree.
Fu amore a prima foto:Mamma vide quella che sarebbe diventata BIMBA su una foto spedita tramite e-mail dagli zii incasinati da quattro gatti in casa;la smorfiosa faceva bella mostra di sé in un cestino e gia' primeggiava sui suoi fratellini.